Anno 1929 - Nel 1929, Modolo Antonio, classe 1888, medaglia d'argento, medaglia dì bronzo e Croce di guerra al V. M., aiutante di battaglia, fonda il Gruppo di Polcenigo, già funzionante, sia pure saltuariamente, dal 1924. II Gruppo è intitolato alla Medaglia d'argento Vittorio Modolo, classe 1892. Medaglia d'Argento al V. M. Modolo Vittorio da Polcenigo.
«Assumeva il comando di un gruppo di compagni durante una sorpresa tentata dal nemico e li incoraggiava con l'esempio a resistere. Moriva da prode al grido di Savoia».
- Zelloncofel, 8 luglio 1915.
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Polcenigo è fiera di avere tra i suoi eroi Sebastiano Canai, classe 1892, medaglia d'argento in Libia, caduto poi sul Freikofel (guerra 1915-18), con l'Ottavo Alpini.
«Si comportò strenuamente durante tutto il combattimento. In uno degli ultimi sbalzi, mentre precedeva di qualche passo i compagni animandoli con la voce e con l'esempio, cadde gravemente colpito alla testa».
- Assaba, 23 marzo 1913.
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Anno 1969 - Il 4 gennaio 1969 si riuniscono al Gorgazzo al ristorante «Angelica», una sessantina di Alpini del ricostituito Gruppo di Polcenigo. In rappresentanza della Sezione ci sono alcuni Consiglieri. Ai brindisi il Capogruppo Costantino Serafin ringrazia gli ospiti e cede la parola al Consigliere Giavito. Questi ricorda in modo particolare il defunto Capogruppo Domenico Fantin, immancabile a tutte le riunioni; elogia il nuovo Capogruppo Serafin che, nonostante la sua giovanissima età è riuscito a ricostituire il Gruppo portandolo all’encomiabile numero di 150 iscritti.
Polcenigo ricorda la Medaglia d’Argento Caporale Varnier Angelo dei VII° Reg.to Alpini, cl. 1895:
«Investito col lancio di bombe a mano un gruppo di nemici appostati in una caverna, opponeva audace e violenta reazione abbattendo tre degli avversari, mettendo fuori combattimento i rimanenti e facendo prigioniero l’ufficiale che li comandava. Esempio mirabile di coraggio e valore».
- Col del Cuch, Monte Grappa, 26 ottobre 1918.
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Anno 1972 - Il 30 gennaio 1972, Polcenigo inaugura il nuovo gagliardetto. Raduno in Piazza Maggiore a S.Giovanni dove è scoperta una delle lapidi in ricordo dei Caduti e si depongono corone di alloro. I partecipanti, preceduti dalla fanfara e da un picchete armato della Brigata Cadore, raggiungono la Piazza di Polcenigo dove si svolge una analoga cerimonia. La Messa al Campo è celebrata sul sagrato del Duomo da Don Altier. Il discorso ufficiale è tenuto dal Vice-Presidente Sezionale Candotti, il quale ricorda il valore dei 40 polcenighesi caduti nella II° Guerra Mondiale, 12 in Albania, 2 a bordo del Galilea, silurato e 25 di ritorno dalla Grecia. Viene benedetto il gagliardetto di cui è madrina la signora Maria Modolo, figlia del primo indimenticato Capogruppo. Segue quindi il rancio. Poi, con una sfilata la fanfara si porta a Polcenigo, Gorgazzo e Coltura.
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Animatore del Gruppo è il capo Serafin Costantino, nato a Polcenigo il 3-12-1944. S. Tenente dell'8° Alpini. Iscritto all'A.N.A. dal 1966. Tra i «veci» presenti a Polcenigo ricordiamo: Tizianel Luigi classe 1893, già Alpino sciatore, ardito e rocciatore del Btg. «Tolmezzo»; medaglia di bronzo al V. M. sul campo sul Freikofel. Insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto. Tizianel Luigi, da Polcenigo, medaglia di bronzo al valor militare:
«Di vedetta in luogo molto esposto ed importante, ferito durante forte bombardamento, non si allontanava che per ordine del proprio ufficiale».
- Monte Freikofel, 27 giugno 1916.
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Medaglia di Bronzo al Valor Militare all’artigliere alpino Alfier Angelo da Polcenigo del 2° Rgt. Art. Mont. gruppo « Conegliano ».
«Circondato da preponderanti forze nemiche, opponeva audace e strenua resistenza sino all’arrivo di rinforzi».
- Monte Pertega 26-27 ottobre 1918.
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Bianchi Gian Carlo (classe 1941) del Gruppo di Polcenigo, già artigliere alpino del 3° Art. Mont. Gruppo «Udine ». Ora è in terra d’Africa (Congo) come missionario comboniano ma sempre alpino con tanto di cappello al seguito. Malgrado le distanze ha voluto rimanere unito alla grande famiglia alpina inviando un fraterno abbraccio spirituale al Gruppo di Polcenigo.
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Don Emilio Rosa, classe 1889, ordinato sacerdote nel luglio 1912, è chiamato alle armi nel maggio 1915 quale cappellano militare al 6° Rgt. Alpini Btg. «Val Brenta», col quale partecipa ai fatti d’arme degli altipiani di Asiago, del Pasubio, Cima 11, Cima 12 e della grande battaglia dell’Ortigara. Passato sul fronte carnico, è fatto prigioniero dopo Caporetto, ma il comando germanico lo lascia libero. Durante il periodo dell’occupazione svolge il suo ministero nella parrocchia di S. Foca (Pordenone); è congedato nel 1919 col grado di capitano cappellano. Da allora svolge il suo fecondo ministero in diverse parrocchie della Diocesi (Pasiano in particolare). Ritirato a vita privata, a Polcenigo, festeggia con gli alpini del locale Gruppo il 60° anniversario di ordinazione.
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Nel novembre 1972, ha luogo a Polcenigo il III° Trofeo Toniolo per gare di bocce.
La classifica:
1. Sacile (Bianchin Vicenzi Zambon);
2. Polcenigo (De Riz-Zambon);
3. Pordenone (Cancian-Linassi);
4. Polcenigo (Serafin-Vicenzi).
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