Cesare Perotti (1929-1935)

Nasce a Udine il 6 dicembre 1892 da Galeazzo ed Ester Gerodetti. Dichiarato abile nel giugno del 1912, ottiene il rinvio del servizio di leva in quanto sta frequentando la Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bologna dove si laureerà nel1919.

Il 1° giugno del 1915 viene chiamato alle armi per mobilitazione. E’ subito ammesso alla Scuola Militare di Modena e, nel settembre dello stesso anno, viene assegnato per il servizio di prima nomina al Btg. “Feltre” del 7° Rgt. Alpini, già in zona di guerra. Un anno dopo è promosso Tenente presso il Btg. “Val Cismon”, poi passa al comando dell’11° Rgt. Alpini, poi di nuovo al “Val Cismon” con la 265^ Compagnia. Nel novembre del 1917 è promosso Capitano e dpo un breve periodo di malattia per ferita rientra alla 265^ Compagnia. Il 1° febbraio 1918 viene assegnato al 10° Gruppo Alpino ed il 1° settembre successivo alla 223^ Compagnia Mitraglieri, con la quale combatte nella zona di Caporetto e di Tolmino. Dal febbraio al novembre 1919 presta servizio presso il Quartier Generale dell’^ Armata e poi viene messo in congedo.

Per la partecipazione alla rande Guerra gli sono state concesse la “Medaglia Commemorativa Nazionale” e la “Medaglia a Ricordo dell’Unità d’Italia” e quella “Interalleata della Vittoria”, mentre si è guadagnato una Medaglia d’Argento ed una di Bronzo. Quella d’Argento si riferisce al comportamento tenuto il 25 novembre 1917 sul Monte Solarolo e quella di Bronzo al fatto d’arme del 26 maggio 1916 come comandante di plotone, sul Monte Cima in Valsugana.

Nel dopoguerra diventa Podestà di Chions e nel 1929 succede come Presidente di Sezione a Rino Polon ottenendo, nel 1930, la promozione a Primo Capitano. Fra il 1931 ed il ’32 è nominato Commissario straordinario della federazione fascista di Ancona e pur mantenendo la carica di presidente della Sezione, in pratica lo sostituisce Carlo Stievano, che continua a farne le veci fino al 1935 quando, chiamato a ricoprire la carica di Prefetto, prima a Piacenza e poi a Cuneo, lascia definitivamente Pordenone. Nel giugno del 1936 è già ammalato ed infatti non si presenta ad un richiamo in servizio di quindici giorni per un corso di aggiornamento presso l’8° Rgt. Alpini ed il 27 ottobre successivo si spegne ancor giovane, per un attacco di broncopolmonite.

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