ESCURSIONE SEZIONALE 2008 - JÔF DI MIEZEGNÒT

Data: 
14.09.2008
Luogo: 
Monte Jôf di Miezegnòt- Val Saisera-Val Dogna

2008- ESCURSIONE SEZIONALE AL MONTE JÔF DI MIEZEGNÒT

Era una notte che pioveva e che 30 Alpini, irriducibili e determinati, non si arrendono di fronte all’evidente situazione sfavorevole e partono!
La commissione alpinistica della Sezione ha individuato quest’anno un itinerario sulle Alpi Giulie: la cima del Jôf di Miezegnòt (Mt. 2087) da raggiungere con partenza da Malga Florit in Valsaisera (Mt. 932), passando per il Rif. Grego (Mt. 1389), la Sella di Somdogna e il Bivacco “Btg. Gemona” (Mt. 1890).
Quindi i nostri Alpini partono.... partono perché il primo vero obiettivo di queste nostre escursioni è quello di onorare uomini e luoghi che hanno reso “mitica” la storia dei nostri battaglioni....
“18 Ottobre 1915 - Gli Schutzen del reggimento muovono dallo Schwarzenberg verso lo Jôf di Miezegnòt, lungo i fianchi e la linea di cresta, avvolti in mantelline bianche per mimetizzarsi con la neve caduta di recente, ma vengono fermati dal tiro delle artiglierie italiane e decimati dal fuoco preciso delle mitragliatrici della 97.ma compagnia del Gemona (i cui Alpini erano sopranominati “I BRIGANZ”). I tiri ben aggiustati della nostra artiglieria sono in gran parte merito del Cap. Mazzoli che dall’osservatorio in cima allo Jòf, impartisce istruzioni e dati di tiro. Anche da Sella Somdogna non si passa: merito dell’efficacissima difesa dei reparti dislocati sullo Jôf di Somdogna, sul Monte Carnizza, con l’aggiunta della 270.ma compagnia del Btg. Val Fella che nella notte sopraggiunge dalla Forcella Cuel Tarond. Perdite: 508 furono i Caduti austroungarici, mentre le truppe italiane ebbero 70 uomini fuori combattimento tra Caduti e feriti.”
I nostri Alpini partono.. .partono perché non può essere il cattivo tempo che può impedire questo nostro annuale e immancabile “ritorno in montagna tra le trincee”
“Villaggio di Guerra sotto lo Jôf di Miezegnòt 1915-1916 - Il Cap. Mazzoli aveva alcuni cani di grossa taglia e li addestrò contro gli Austriaci; alcuni suoi uomini in divisa nemica e ben mascherati assalivano i cani, legati e sopravento, e li bastonavano e portavano via il loro cibo; arrivavano improvvisamente, sottovento, alcuni Alpini e cacciavano i nemici riportando il cibo ai cani. Quei cani erano diventati meravigliose vedette e ottimi combattenti; possedevano l’astuzia e la violenza dettate dal desiderio di vendetta.”
I nostri Alpini partono.. .partono perché il richiamo forte della montagna è accompagnato, ancor più profondo e sacro, da quello spirituale che ci “impone” di salire in vetta a pregare per i nostri eroi.... “18-19 Luglio 1916 - Nella notte la 97. ma compagnia riesce ad occupare, a caro prezzo, parte dei trinceramenti del Piccolo Jôf di Miezegnòt, ma alle ore 3, giunti i rinforzi dallo Strechizza, gli austriaci passano al contrattacco riuscendo inizialmente ad eliminare, prevenendo nei tiro, una delle 2 mitragliatrici italiane e con un fortunato colpo di lanciabombe da 80 anche la seconda arma che prendeva d’infilata le loro posizioni. Lo slancio degli austroungarici prosegue con disperata tenacia fino alla riconquista del Piccolo Jôf di Miezegnòt e allo ristabilimento della situazione su tutta la zona. Perdite: da parte austriaca 38 morti e 53 feriti; da parte italiana oltre 400 tra morti e feriti di cui 8 ufficiali.”
I nostri Alpini salgono.. .salgono in lunga fila ordinata, tra la nebbia e una fastidiosa pioviggine. Ora qualcuno preferisce non rischiare, il sentiero è ancora lungo e scivoloso. Ma il “grosso” del plotone prosegue, arriva al Bivacco dove la temperatura è ormai scesa intorno agli zero gradi. Un’altra parte di noi non se la sente d’affrontare l’ultimo sforzo verso la cima. Ma ci sono quelli che proseguono tra le rocce friabili e mughi ricoperti da lame di ghiaccio.. .i gagliardetti devono arrivare in vetta! Ed eccoli sventolare tra una nebbia sempre più fitta: Brugnera, Fiume Veneto, Palse, Pasiano, Porcia, San Vito al Tagliamento, Villotta-Basedo. Vicino alla Croce si recitano e si cantano le nostre Preghiere... s’inizia la discesa.. .si rincuora chi non è salito... .ci congratuliamo tra noi tutti perché noi tutti abbiamo contribuito a non “fermare” questa splendida marcia delle Penne Nere di Pordenone.

Hanno partecipato:
BRUGNERA - Pessotto Bruno, Polesello Bruno, Zanette Franco
CASARSA-S.GIOVANNI - Francescutti Giovanni
FIUME VENETO - Foraboschi Luciano, Macuz Roberto, Portolan Marco
PALSE - Moro Bruno
PASIANO - Sandrin Ernesto
PORCIA - Corazza Claudio, Viol Luigina, Vivian Franco
RORAI PICCOLO - Moro Franco
S.GIORGIO RICHINVELDA - Bisaro Cristian, Bozzer Silvano, Reffo Angelo
SPILIMBERGO - Bisaro Giuseppe, Maso Maurizio
S.VITO AL TAGLIAMENTO - De Monte Sergio, Sacilotto Elisa, Gremese Franco, Zamparo Bianca
TAIEDO - Battiston Giovanni, Battiston Renato, Battiston Cristian
VILLOTTA - BASEDO - Berton Flavio, Tisin Rita
BASILIANO (Sez.UD) — Zilli Cristian, Mattiussi Gino

Macuz Roberto

Riferimenti...
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