Valentino Toniolo (1938-1941)

Nasce a Schio il 17 novembre 1899 da Domenico e Zoraide Caregaro-Negrin. Dichiarato abile ed arruolato il 19 maggio 1917, viene assegnato al 2° Rgt. “Granatieri”. Il 15 ottobre va alla Scuola Militare di Parma e, ottenuta la nomina ad Aspirante  Ufficiale di Complemento, viene destinato al 6° Rgt, Alpini, Btg. “Monte Pasubio”, che raggiunge sul Grappa il 5 aprile 1918.

Ai primi di agosto dello stesso anno viene mandato in Francia con il 51° Rgt. Fanteria, il 19 agosto è nominato Sottotenente e là rimane fino al 7 agosto dell’anno dopo quando, promosso Tenente, viene rimpatriato.

Inviato per quattro mesi in licenza come studente universitario, rientra al Deposito del 51° Fanteria ed il 1° agosto del 1920 viene posto in congedo.

Ritornato alla vita civile si laurea in Scienze economiche e commerciali. Nel 1930 si iscrive all’A.N.A. e nel 1934 è Capogruppo di Pordenone. Nel 1937 è richiamato per un breve periodo di addestramento presso l’8° ed ottiene la nomina a Capitano.

Nel 1938 diventa Presidente della Sezione. Dal 30 marzo al 31 maggio 1939 è richiamato alle armi presso il Magazzino di mobilitazione dell’8° Rgt. Alpini Btg. “Tolmezzo” e poi rimesso in congedo. Il 23 gennaio 1941 lascia la Presidenza perché nuovamente richiamato, questa volta al Magazzino di mobilitazione del Btg. “Cadore” a Tai.

Dopo un periodo di convalescenza rientra al Deposito del 7° Rgt. Alpini ed il 24 gennaio 1942 parte da Bari per il Montenegro co  il Comando del 7° Gruppo Complementi Alpini, sbarcando due giorni dopo a Ragusa.

Il 4 settembre 1942 rientra al Deposito del 7° e vi rimane fino allo sbandamento dell’8 settembre 1943, quando si dà alla macchia. Poi aderisce alla 2^ Divisione Ferrovieri , una formazione partigiana operante fra Lombardia e Veneto. Dopo la guerra viene promosso 1° Capitano nel 1950, Maggiore nel ’55 e Tenente Colonnello nel ’69.

Durante il suo servizio militare gli è stata concessa la “Medaglia Interalleata della Guerra 1915-18”, quella “Interalleata della Vittoria”  e quella a “Ricordo dell’Unità d’Italia” e si è meritato una “Croce al Merito di Guerra” nella prima e nella seconda Guerra Mondiale.

Nel 1946 è fra i rifondatori dell’A.N.A. pordenonese, nel 1966 è Consigliere nazionale e nel frattempo si dà da fare in una miriade di attività economiche e sociali fino al suo decesso avvenuto a Valdobbiadene il 24 ottobre 1971.    

     

 

 

   

 

 

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