INAUGURAZIONE - RIFUGIO BRIGATA JULIA

Data: 
31.07.2005
Luogo: 
FORCHIA DI MEDUNO

I gruppi sono la forza della nostra associazione !

Questa espressione, così cara al nostro Presidente Nazionale Corrado Perona, ha trovato la sua concreta dimostrazione domenica 31 luglio 2005. Infatti, dopo oltre 3 anni di lavoro degli Alpini e simpatizzanti del Gruppo Valmeduna, coordinati dal Capogruppo Antonio Martinelli, ideatore dell’opera, la costruzione del Rifugio è stata completata. Realizzata con rara perizia, la struttura rispetta tutti i requisiti previsti dalle normative ma, soprattutto, quelli architettonici. Infatti, ben si sposa col paesaggio, grazie all’impiego della pietra per i pavimenti, dei sassi per i muri e del legno per il tetto. Un’opera dove emerge l’esperienza, la capacità e l’arte degli Alpini e maestri artigiani ma, anche l’impegno, la passione e la generosità. Tutti i lavori sono stati, infatti, portati a compimento gratuitamente col solo scopo di dedicarla “alle penne nere di ieri, di oggi e di domani”. La manifestazione iniziava alle 11.00 con la deposizione di una corona d’alloro al cippo dedicato ai Caduti, a cui faceva seguitola S. Messacelebrata sul patio della Chiesetta Monumento costruita nel1979 inForchia dagli Alpini del Gruppo Valmeduna per ricordare i Caduti perla Patria. Numerosele autorità civili e militari: Il Sindaco di Meduno Lino Canderan, col Vice Vanin Oreste e gli Assessori Faion Sonia e Boz Claudio; i Sindaci di Tramonti di Sopra, Roberto Valar, di Tramonti di Sotto, Capello, di Clauzetto Giuliano Cescutti e di Travesio, Alfredo Diolosà nonché il Presidente della Fondazione CRUP, Antonini Canterin Silvano; il Vice-C.te della Brigata Julia, Col. Romeo Vicario, il Cap. Antonio Esposito, il Ten. Matteo Boschian Bailo, il M.llo Muratori, C.te la Stazione CCdi Meduno; il Cons. Nazionale ANA, Marco Valditara e il Presidente Sezionale Giovanni Gasparet, col Vice-Pres. Tullio Perfetti e numerosi Cons. Sezionali. Il Gonfalone del Comune di Meduno, il Vessillo della nostra Sezione scortato da oltre 30 gagliardetti con i Vessilli dell’Ass. Naz. Paracadutisti e dell’Ass. Paracadutisti Alpini onoravano la cerimonia. La banda di Meduno e la corale Piccolboni accompagnavano la funzione religiosa. La preghiera dell’Alpino concludevala S.Messa. Quindi, i numerosi convenuti, si trasferivano in corteo fino al Rifugio che veniva presto circondato dal folto pubblico. Dopo la benedizione della struttura da parte del Parroco di Meduno, l’Alzabandiera ricordava il richiamo alla Patria. Prendeva allora la parola il Capogruppo della Valmeduna, Martinelli, per ringraziare le autorità ed i presenti per la loro partecipazione. Ricordava con parole semplici ma efficaci il breve percorso storico dell’opera, che veniva a sostituire la vecchia ma mitica baracca degli Alpini, dalla sua ideazione alla firma della concessione con l’allora sindaco dott. Antonio De Stefano che prevedeva la concessione dell’area dove sarebbe sorta la nuova struttura. Il Capogruppo Martinelli ricordava l’impegno di tutti gli Alpini e volontari ma, ringraziava anche l’Amministrazione Comunale, le Banche, le ditte e le aziende che col loro sostegno avevano facilitato la buona riuscita dell’iniziativa, voluta come punto di aggregazione e ritrovo per tutta la comunità della vallata nelle ricorrenze tradizionali, nel ricordo dei loro Alpini.. Spiegava anche che la dedica del Rifugio alla Brigata Julia stava a significare l’attaccamento alle tradizioni dei tanti Alpini della zona che avevano servito la patria in guerra ed in pace nella gloriosa brigata. Concludeva ricordando lo spirito con cui avevano affrontato l’impresa col motto: Anin, varin fortune! Prendeva successivamente la parola il Sindaco di Meduno Lino Canderan che metteva l’accento sui valori che stavano dietro l’iniziativa: la solidarietà quale presupposto per costruire la pace, nel progresso economico e sociale. Seguiva l’intervento del Presidente Sezionale Gasparet che sottolineava il significato morale dell’opera, frutto della cultura della solidarietà della quale il Gruppo Valmeduna si era fatto interprete concreto e della concorde azione del Gruppo con le istituzioni, interlocutori  ideali per l’A.N.A. in quanto permettono alla nostra Associazione di poter operare al servizio della comunità di appartenenza a stretto contatto ed in collaborazione con le  Istituzioni. Il Presidente Gasparet insisteva sulla validità dell’esempio che nasceva da queste iniziative, capaci di stimolare soprattutto i giovani, portandoli a trovare dello spazio nella loro vita da dedicare anche ad opere di grande spessore solidale come quella realizzata a Forchia. Opere che nascono dalla cultura del lavoro e della creatività a favore del prossimo e che fa ben sperare per il futuro, in contrapposizione alla sterile cultura di certe ideologie incapaci di esprimere e produrre fatti concreti. Un lungo applauso di apprezzamento accompagnava la conclusione dell’intervento. Prendeva poi la parola il Vice-Comandante della Julia, Col. Romeo Vicario che ringraziavala Sezionedi Pordenone per il continuo appoggio e sostegno a favore della Brigata, radicata sul territorio dal quale molti giovani rispondono volontariamente al richiamo morale di servire nelle Truppe Alpine. Ricordava i legami della Julia con la popolazione della Valmeduna, di cui la giornata odierna era una prova tangibile. Per ultimo interveniva il Consigliere Nazionale Marco Valditara che esprimeva una riflessione sul fatto che il Rifugio fosse stato intitolato ad una unità Alpina ancora in vita. Valditara faceva presente che in generale le dediche si fanno a persone o unità che non esistono più. Tuttavia, in questo caso, la dedica dimostra al contrario la grande vitalità della Brigata Julia che, con la sua storia e le sue tradizioni viene presa a simbolo e riferimento per l’intera comunità. Concludeva con l’augurio che i valori della Brigata Julia potessero continuare a rimanere per sempre. Dopo la conclusione dei discorsi celebrativi, il Capogruppo Martinelli offriva una targa a ricordo dell’avvenimento al Col. Vicario che ricambiava col “Crest” della Brigata, e al Presidente Gasparet. Alle altre autorità, ai Consiglieri Sezionali ed ai Gruppi Alpini presenti veniva donato un piatto in ceramica ricordo ed un opuscolo che riassumeva le motivazioni e la storia della realizzazione del rifugio. Finalmente, il momento tanto atteso era giunto. Le autorità si avvicinavano insieme al nastro tricolore predisposto davanti all’ingresso del rifugio e tra la soddisfazione di tutti i presenti procedevano al taglio inaugurale. Veniva successivamente scoperta dal Col. Vicario e dal Capogruppo Martinelli la lapide di marmo con il nome del rifugio. Il Rifugio Brigata Julia era ora diventato tale a pieno titolo, ovvero, concretamente oltre che spiritualmente e moralmente. Proprio per questo, il cielo, dopo una giornata di sole, lasciava spazio alle nubi ed alla pioggia facendo assaporare ai presenti il piacere di trovare “rifugio” sotto la volta dell’ampia costruzione. Anche il rancio alpino migliorava il proprio sapore e spuntava una fisarmonica, creando un’atmosfera d’altri tempi e tutti, bambini, giovani e meno giovani riscoprivano il piacere di stare insieme e di sorridere spensierati. Il rifugio aveva già superato la prima prova: quella dell’amicizia. Grazie Alpini del Gruppo Valmeduna per averci offerto una giornata indimenticabile.

Riferimenti...
Contenuto: 
Gruppo: 
Associazione Alpini Pordenone - Vial Grande 5 C.P.62 - Pordenone - Cod.Fisc.80010820936 Tel.0434 538190 Fax.0434 539696